In An Implicit Formulation for Weather Patterns [“una formulazione implicita per i modelli meteorologici”], le rappresentazioni scultoree sono ripetutamente soggette a una serie di azioni algoritmiche che ne causano l'atrofia a più riprese. L'algoritmo (tipicamente un agente di "risoluzione dei problemi" propagandato da aziende tecnologiche globali) viene qui utilizzato come agente di sotterfugio visivo, riducendo materiali apparentemente solidi e stabili in materia calda, viscosa e liquida. In questo lavoro, Claudia Comte utilizza simulazioni al computer basate sulla fisica per esaminare il verificarsi del collasso dei biosistemi causata dagli effetti del cambiamento climatico. An Implicit Formulation for Weather Patterns esplora gli effetti del vento e della lava su un gruppo di tre render digitali prodotti dalla serie di sculture di foglie di legno che la Comte ha presentato ad Artissima 2021 con la König Galerie. Spaziando fra installazioni site-specific, animazione, pittura e scultura, la sua pratica è guidata da un interesse di lunga data nel far emergere la storia e la memoria delle forme biomorfiche attraverso i tradizionali processi manuali, le tecnologie industriali e delle macchine. Al centro delle installazioni della Comte ci sono dipinti murali monumentali e sculture seriali ispirate a pattern e morfologie organiche come onde, sonar, cactus e strati rocciosi, che si ricompongono giocosamente all'interno di ambienti fluidi e immersivi. Attingendo ai poteri di comunicazione, conoscenza e simbiosi tra vita animale e vegetale, gli oggetti dinamici e mutaforma della Comte testimoniano l'intelligenza e le capacità trasformative del mondo ecologico. Poiché ama servirsi dell'arte come strumento per collegare la conservazione marina, il cambiamento delle politiche e l'educazione climatica, ha collaborato con diverse organizzazioni a vari progetti, tra cui una commissione di residenza e subacquea sviluppata con TB21-Academy nel 2019 per aumentare la consapevolezza sulla salute dei coralli, promossa dalla Alligator Head Foundation in Giamaica. Dal 2018, Comte collabora con il Dipartimento di Informatica dell'Università di Friburgo, in Germania, dove ha prodotto una serie di animazioni 4D di simulazioni fisiche. Per Surfing NFT continua questa collaborazione con i collaboratori di FIFTY2.

Claudia Comte (1983, Grancy, Svizzera) ha studiato all’École cantonale d’art de Lausanne, ECAL (2004-2007) per poi conseguire un master in Scienza dell’educazione alla Haute école pédagogique, Visual Arts, Losanna (2008-2010). La sua opera è nota soprattutto per le installazioni site-specific. La sua pratica è contraddistinta da una particolare regola di misurazione ideata da lei stessa in cui ogni opera si relaziona specificamente con un’altra. Il suo approccio minimalistico è metodico e dinamico al tempo stesso, con una sensazione di giocosità che permea ogni suo lavoro. La sua produzione artistica include una grande varietà di medium, dalla pittura alla scultura e alle installazioni multimediali. Comte ha esposto in molte mostre individuali e collettive, tra le quali After Nature, Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid (2021); Jungle and Corals, König Galerie, Berlino (2021); The Sea of Darkness, Kunstraum Dornbirn (2020); How to Grow and Still Stay the Same Shape, Castello di Rivoli (2019); Fruits and Jungle, König Galerie, Londra (2019); I have Grown Taller from Standing with Trees, Copenhagen Contemporary (2019); The Morphing Scallops, Gladstone Gallery, 24th St, New York City (2019); Zigzags and Diagonals, MOCA Cleveland (2018); Swiss Performance Now, Kunsthalle Basilea (2018); 10 Rooms, 40 Walls, 1059 m2, Kunstmuseum Lucerna (2017); Desert X, Palm Springs (2017); The Language of Things, with the Public Art Fund, New York (2016); Easy Heavy III, Haus Konstruktiv, Zurigo (2014); and Elevation 1049, Gstaad (2013).